Tight but aggressive!
Posted: Fri Jun 08, 2007 5:58 pm
Volevo far partire il 3d di complimenti per la performance incredibile del Valdo, che si è imposto su più di 70 accaniti giocatori di poker, classificandosi secondo al torneo di giovedì sera. La serata è stata memorabile e si è conclusa con la consegna di un ottimo televisore LCD.
Di seguito il dettaglio, per gli interessati:
dopo una estenuante e snervante attesa, la serata è partita in sordina, per il Valdo, che non è stato (almeno inizialmente ) aiutato dalle carte. Il susseguirsi di bui e controbui hanno lentamente intaccato il suo stack iniziale, ma ciò non gli ha impedito di mantenere la concentrazione e soprattutto la pazienza. Un paio di buoni bluffs, e qualche buona lettura, lo ha portato a galleggiare nonostante la quasi totale assenza di punti giocabili. Dopo la prima pausa la storia, però, è cambiata, i punti sono iniziati a uscire, e la sua posizione di giocatore "rispettato" gli ha consentito di intimorire i contendenti seduti al suo tavolo. Il non aver giocato la maggior parte delle mani precedenti, lo ha fatto apparire estremamente selettivo agli occhi del nemico, che ad ogni sua puntata non poteva fare a meno di fargli in mano un punto pesante e quindi foldare. Proprio quando la supremazia al tavolo di Marco stava diventando incontestabile, il mescolamento dei giocatori ha portato al suo tavolo un avversario temibile: una persona alquanto brutta e non particolarmente simpatica, ma decisamente professionale: lo chiameremo per comodità (e per verosimiglianza) "il Brutto". Il brutto ha messo a dura prova la tenacia di Marco, che però, ancora una volta, ha saputo aspettare, fino a che il Brutto non è stato nuovamente spostato a un altro tavolo. Dopo una nuova pausa, ci siamo accorti che dallo stack di Marco, che chiameremo per comodità (e per verosimiglianza) "il Valdo", mancava un discreto quantitativo di chips. Senza batter un ciglio il Valdo ha punito severamente gli avversari del suo tavolo, anche se a volte aiutato dalla dea bendata, buttando fuori players con chiamate allucinanti. Poco dopo, il Valdo e il suo stack si spostano a un nuovo tavolo, e poi in un altro ancora. Sempre con estrema perizia il Valdo si è tenuto in piedi e ha vinto qualche mano per mantenere il suo stack "giocabile", mentre stringeva una strana sorta di amicizia sportiva con un elemento direi alquanto bizzarro, che per comodità chiameremo coglione. Le mani vinte contro l'amico coglione portano il Valdo a resistere più che degnamente fino alla chiamata finale: "Signori, siete rimasti in 9. Siete pregati di accomodarvi al TAVOLO FINALE. Vi ricordo che tutte le persone che si siedono al tavolo finale avranno diritto a un premio al termine della loro partita."
Per la descrizione di ciò che è successo al tavolo finale, passerei la parola al diretto interessato, per condividere con lui qualcosa di più che una mera descrizione di eventi: le sensazioni, le scelte difficili, la pressione, e infine la gioia.
Di seguito il dettaglio, per gli interessati:
dopo una estenuante e snervante attesa, la serata è partita in sordina, per il Valdo, che non è stato (almeno inizialmente ) aiutato dalle carte. Il susseguirsi di bui e controbui hanno lentamente intaccato il suo stack iniziale, ma ciò non gli ha impedito di mantenere la concentrazione e soprattutto la pazienza. Un paio di buoni bluffs, e qualche buona lettura, lo ha portato a galleggiare nonostante la quasi totale assenza di punti giocabili. Dopo la prima pausa la storia, però, è cambiata, i punti sono iniziati a uscire, e la sua posizione di giocatore "rispettato" gli ha consentito di intimorire i contendenti seduti al suo tavolo. Il non aver giocato la maggior parte delle mani precedenti, lo ha fatto apparire estremamente selettivo agli occhi del nemico, che ad ogni sua puntata non poteva fare a meno di fargli in mano un punto pesante e quindi foldare. Proprio quando la supremazia al tavolo di Marco stava diventando incontestabile, il mescolamento dei giocatori ha portato al suo tavolo un avversario temibile: una persona alquanto brutta e non particolarmente simpatica, ma decisamente professionale: lo chiameremo per comodità (e per verosimiglianza) "il Brutto". Il brutto ha messo a dura prova la tenacia di Marco, che però, ancora una volta, ha saputo aspettare, fino a che il Brutto non è stato nuovamente spostato a un altro tavolo. Dopo una nuova pausa, ci siamo accorti che dallo stack di Marco, che chiameremo per comodità (e per verosimiglianza) "il Valdo", mancava un discreto quantitativo di chips. Senza batter un ciglio il Valdo ha punito severamente gli avversari del suo tavolo, anche se a volte aiutato dalla dea bendata, buttando fuori players con chiamate allucinanti. Poco dopo, il Valdo e il suo stack si spostano a un nuovo tavolo, e poi in un altro ancora. Sempre con estrema perizia il Valdo si è tenuto in piedi e ha vinto qualche mano per mantenere il suo stack "giocabile", mentre stringeva una strana sorta di amicizia sportiva con un elemento direi alquanto bizzarro, che per comodità chiameremo coglione. Le mani vinte contro l'amico coglione portano il Valdo a resistere più che degnamente fino alla chiamata finale: "Signori, siete rimasti in 9. Siete pregati di accomodarvi al TAVOLO FINALE. Vi ricordo che tutte le persone che si siedono al tavolo finale avranno diritto a un premio al termine della loro partita."
Per la descrizione di ciò che è successo al tavolo finale, passerei la parola al diretto interessato, per condividere con lui qualcosa di più che una mera descrizione di eventi: le sensazioni, le scelte difficili, la pressione, e infine la gioia.